Il cambiamento climatico viene comunemente associato a un peggioramento delle condizioni di vita della nostra società, con un impatto devastante sulle riserve idriche e fertilità del suolo.
La scienza e il settore veterinario vedono nel cambiamento climatico una situazione di grande pericolo per gli animali (e quindi anche per gli uomini) a causa di diversi fattori a causa di un elemento in particolare.
Il progressivo aumento delle temperature e una definizione meno netta delle 4 stagioni, purtroppo, favoriscono le condizioni idonee per la proliferazione delle malattie trasmesse da vettori. È il caso di zanzare, pappataci, pulci, zecche e altri artropodi.
Non solo, alcune condizioni ambientali possono accelerare i cicli di vita dei vettori e dei loro parassiti: la diretta conseguenza è che anche la trasmissione delle malattie verso un successivo ospite avviene con maggiore rapidità.
Cosa fare? A nostro modo di vedere il settore veterinario deve rispondere efficacemente alle conseguenze negative del cambiamento climatico e vorremmo condividere con voi alcune riflessioni su due aspetti in particolare.
Innanzitutto, diventano fondamentali l’informazione e la comunicazione tra il proprietario dell’animale e il veterinario/clinica veterinaria come arma di prevenzione e di lotta alle malattie favorite dall’innalzamento delle temperature.
Il padrone deve essere continuamente informato su quali sono le condizioni climatiche e/o ambientali che possono favorire la proliferazione dei maggiori vettori responsabili delle malattie di cani, gatti e altri animali (anche da reddito).
Banalmente, la classica acqua che ristagna (nei vasi o in cisterne) è un ambiente ideale per le larve della Dirofilaria immitis, responsabile della filarosi.
Altro aspetto: il proprietario dell’animale deve saper riconoscere quali sono i sintomi di una malattia per la quale occorre una visita urgente dal veterinario e deve assolutamente adoperarsi per l’applicazione degli antiparassitari.
Tutto ciò può essere favorito da una comunicazione costante padrone/veterinario, magari supportata dai moderni mezzi come le applicazioni per smartphone.
Il secondo elemento importantissimo, a nostro avviso, è la creazione di un sistema di screening periodico dal veterinario: auspichiamo che si crei un rapporto continuativo fra padrone e professionista come azione concreta per diagnosticare in tempo l’eventuale presenza delle comuni malattie trasmesse da zecche, zanzare pappataci ecc…
I nostri moderni kit possono rapidamente rilevare la risposta immunitaria del cane o del gatto per una determinata malattia e quindi essere utilizzati in caso di sintomi ritenuti “fuori stagione”.
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