La giardia canina è un parassita intestinale che può causare infezioni nei cani.
Sappiamo che questo parassita viene trasmesso attraverso l’ingestione di acqua o cibo contaminati con le sue uova o con le sue forme infettive, chiamate trofozoiti.
La giardia può anche essere trasmessa da un animale infetto a un altro attraverso il contatto diretto o indiretto, ad esempio attraverso il terreno o gli oggetti contaminati.
I sintomi della giardia canina possono includere diarrea, vomito, perdita di appetito, perdita di peso e debolezza.
Un primo dato a disposizione del veterinario viene dato dal nostro “Starttest Giardia”, un test rapido per la rilevazione qualitativa dell’antigene della Giardia (GIA) nelle feci del cane (e del gatto).
La finalità di questo articolo è legata, tuttavia, a cercare di capire come “combatterla” con l’aiuto del proprietario del cane. Iniziamo il nostro articolo.
Il ciclo di vita della giardia
Il ciclo vitale della giardia canina prevede diverse fasi:
1.La fase di infezione si verifica quando il cane ingerisce le uova di giardia presenti nell’ambiente. Le uova si schiudono all’interno dell’intestino del cane e diventano larve;
2.Le larve si trasformano in forme vegetative dette trofozoiti. I trofozoiti si attaccano alle pareti intestinali e iniziano a moltiplicarsi;
3.I trofozoiti si trasformano poi in forme di riposo dette cisti, che vengono espulse con le feci del cane. Le cisti possono sopravvivere per diverse settimane nell’ambiente, in attesa di essere ingerite da un altro ospite;
4.Quando le cisti vengono ingerite da un altro cane o da un altro animale, si schiudono nuovamente e iniziano un nuovo ciclo di infezione;
È importante notare che non tutti i cani infettati da giardia sviluppano sintomi. In alcuni casi, l’infezione può essere asintomatica o avere solo pochi sintomi leggeri.
In altri casi, l’infezione è estremamente difficile da eradicare in toto a causa di vari fattori tra cui
– Le cisti di giardia possono sopravvivere per lungo tempo nell’ambiente, rendendo facile la reinfezione del cane o la trasmissione dell’infezione ad altri animali.
– I farmaci utilizzati per il trattamento della giardia non sempre sono efficaci nell’eliminare completamente l’infezione. In alcuni casi, possono essere necessari più cicli di trattamento per debellare l’infezione;
– I cani con sistemi immunitari deboli possono essere più suscettibili all’infezione da giardia e avere più difficoltà a sconfiggerla;
– Possono esserci fattori paralleli all’infezione che causano diarrea.
Cosa deve fare il proprietario di un cane affetto da giardia?
La giardia, come abbiamo appena visto, è una malattia a volte difficile da debellare. È però assolutamente fondamentale l’aiuto e l’atteggiamento del proprietario del cane per la guarigione della malattia:
- Profilassi vaccinale: il cane deve fare i vaccini secondo l’ordine stabilito dal veterinario senza “salti” ingiustificati o “dimenticanze”;
- Massima pulizia di ciotole o contenitori per il cibo soprattutto se ci sono più animali in casa;
- Massima pulizia di ambienti domestici e eventuali lettiere utilizzando prodotti più efficaci;
- Se possibile intervenire sull’ambiente esterno: la giardia ama ambienti umidi, le acque stagnanti, condutture o fognature;
- Il proprietario deve consultare il veterinario o la clinica veterinaria per verificare e monitorare se un cambiamento di alimentazione porta a benefici per l’animale, soprattutto sul sintomo della diarrea. Questo per aiutare il professionista dandogli maggiori dati per una diagnosi più accurata;
- Il padrone deve collaborare anche sull’eventuale cambiamento delle abitudini alimentari del cane o del gatto. Su questo punto abbiamo importanti indicazioni dell’ESCCAP, la quale consiglia “In presenza di sintomi gastrointestinali, è necessario affiancare un’alimentazione povera di carboidrati per favorire il buon esito del trattamento” (fonte: “Estratto ritoccato della linea guida ESCCAP n° 6 per la Svizzera: «Controllo delle infezioni da protozoi intestinali nel cane e nel gatto»” );
- Ricordare al proprietario l’importanza dell’idratazione e soprattutto della qualità dell’acqua somministrata;
- Assolutamente da evitare sono le soluzioni “fai da te”: il proprietario potrebbe avere in casa farmaci avanzati da precedenti patologie o addirittura somministrare antibiotici.
È bene ricordargli che non solo eventuali medicine non prescritte non si rivelano efficaci, ma potrebbero aggravare le condizioni dell’animale o addirittura provocargli ulteriori danni.
Per riassumere, viste le caratteristiche del virus è impossibile pensare di debellarlo completamente. È importante puntare su prevenzione e informazione del proprietario e su controlli costanti.